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Camilla Barbarito è una cantante e performer milanese (classe 1978).
Si è formata attraverso un percorso variegato di teatro sperimentale e canto, grazie anche ad alcune giovanili tournée in Africa Sub-sahariana e la conseguente scoperta delle culture extra-europee.
Collabora con numerosi ensemble musicali, e porta avanti una propria originale ricerca nell’ambito della musica popolare mediterranea, ispirandosi alle sonorità balcaniche, al fado portoghese, alla musica rebetika greca, al tango argentino e alla musica Rom.
Parallelamente vive molte esperienze sia come attrice di teatro che come vocal-performer all’interno di spettacoli e concerti di natura sperimentale e improvvisativa.
Ha lavorato tra gli altri con Vladimir Denissenkov, Ivana Monti, Jovica Jovic, Paolo Rossi, Roberta Torre, AGON, Teatro delle Moire, Duccio Bellugi del Theatre du Soleil, Nema Problema Orkestar e Musicamorfosi, oltre a numerosi altri protagonisti della scena musicale milanese di questi anni.
E’ spesso ospite della trasmissione Piazza Verdi di Rai Radio Tre.
E’ l’ideatrice del personaggio Nina Madù, che insieme alla band le Reliquie Commestibili si è fatto apprezzare nell’ambito indipendente.
Insieme a Fabio Marconi è direttrice artistica della rassegna musicale La Cura di Dioniso per Van-Ghè Ambulatorio d’Arte.

 

Fabio Marconi
Dopo studi jazzistici presso Accademia Internazionale della Musica di Milano inizia un percorso di ricerca nell’ambito della world music.
La musica dei Balcani in primo luogo, con Nema Problema Orchestra (2004) con la quale ha potuto esibirsi in tutta Italia nonchè in Inghilterra, Germania, Turchia e Serbia. 
In particolare si è dedicato all’utilizzo di tempi dispari, e alla costruzione di un linguaggio personale ricco di elementi incontrati volgendo lo sguardo a mondi sonori extra-europei.
Nella collaborazione con Camilla Barbarito (2010) trova il pretesto per un approfondimento nelle più disparate direzioni, dal tango al fado, al flamenco allo swing e alla bossanova, seguendo la cantante nella sua continua ricerca. Membro di Connections Trio, gruppo di stampo fortemente jazzistico nel quale collaboro con il pianista turco Yigit Ozatalay, docente di piano composizione e arrangiamento presso l’Università della Musica di Istanbul. 
Nel 2015 inizia la collaborazione col celebre suonatore di tar Fakhraddin Gafarov, nel quartetto a suo nome, col quale incide l'album Uzunderè (Milano/Baku 2017) interamente composto da musiche di origine Caucasica.

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